Lunedì 22 ottobre 2018

Crediamo che siano molti i motivi per ringraziare il Signore del dono che ci ha fatto mettendo don Giancarlo sul nostro cammino.
Per Universa Laus la sua presenza è stata sempre uno stimolo alla fedeltà allo spirito originario, aperto al dialogo ma fermo nei principi.
Ha offerto la sua competenza nell’insegnamento ai corsi estivi, mettendo a disposizione degli studenti un immenso bagaglio di esperienze e competenze offerto senza esibizioni, spesso travestito da aneddoti sottili.
Per la rivista è stato una colonna della redazione, capace di analisi attente e profonde nella selezione del materiale, sempre portatore di gusto e finezza nelle scelte e di acutezza nell’indirizzare il lavoro.
Ha curato per anni una “paginetta” come diceva spesso, sulla rivista Musica e Assemblea, in realtà una stuzzicante rubrica in cui, con la scrittura leggera ed elegante che lo contraddistingueva, dipanava temi complessi sciogliendoli argutamente dentro un amabile conversare coi suoi “venticinque” lettori.
Non era raro che, mentre noialtri ci arrovellavamo (anche animatamente…) sulla scelta di un termine dentro al testo di un canto lui, che non partecipava mai a discussioni accese, ascoltasse silenzioso scribacchiando sul taccuino, e poi proponesse, senza alcuna altezzosità, non solo la soluzione del problema, ma anche altre sei o sette strofe alternative, che nel frattempo aveva buttato giù.
Nella scrittura aveva un dono speciale, che si trattasse di comporre un inno sacro, o un buffo augurio di compleanno.
Ma ancor più aveva un dono nelle relazioni con le persone; era uomo di equilibrio, e di sensibilità.
L’ascolto e il rispetto delle posizioni altrui erano una cifra caratteristica: in tempi nei quali forte era la contrapposizione sui temi (cari) della musica e della liturgia, don Giancarlo è riuscito a mantenere la propria presenza attiva anche nell’associazione Santa Cecilia, in passato fiera “avversaria” del percorso di ricerca della nostra associazione. Per lui era naturale il confronto garbato, l’arricchimento reciproco, la condivisione positiva delle diverse sensibilità.
E sapeva sempre fare la sintesi più corretta.
Speriamo di essere all’altezza della sua fedeltà, della sua discrezione, della sua eleganza.